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Ottica Adattiva Collimatore Realizzazione Cupola Conferenza Forlì 2008
Realizzazione di un Collimatore per Schmidt Cassegrain

 

Sia nelle osservazioni visuali che nelle riprese fotografiche si cerca di sfruttare al meglio l'ottica utilizzata. Se questa è del tipo a riflessione la prima operazione che si deve effettuare è quella della collimazione. Essa è essenziale per avere immagini nitide.

In generale per controllare se le ottiche del nostro telescopio (newton o cassegrain) sono collimate si deve puntare una stella allo zenit, sfuocare la stella, ed osservare se la zona circolare nera (ombra del secondario) è al centro del disco luminoso. Se questa non è al centro, le ottiche non sono collimate, per cui si dovrà agire sulle viti che sostengono lo specchio secondario fino a che il cerchietto nero non si posiziona al centro del disco luminoso. (Fig1)

Questa operazione risulta abbastanza macchinosa quando si deve collimare un telescopio di grandi dimensioni, perchè ogni volta bisogna spostarsi per girare una vite, ritornare all'oculare, ricordarsi quale vite si è spostata, ritornare alla vite ecc. ecc. con il risultato che molte volte ci si dimentica gli spostamenti fatti con gli effetti che si può immaginare.

Per questo motivo ho pensato di realizzare un sistema che permetta di ruotare queste viti attraverso una pulsantiera. Il progetto iniziale prevedeva l'utilizzo di tre motori passo passo controllati da computer che avrebbero dovuto azionare le Bob Knobs

(viti che sorreggono il secondario),ma le incognite riguardavano sia la potenza dei motori che l'ingombro. Infatti i motori passo passo se non ridotti non offrono una grande potenza e quelli abbastanza potenti, date le dimensioni, avrebbero aumentato l'ostruzione.

Quindi ho iniziato la ricerca di motori adatti trovandoli sul sito della RS-components. Si tratta di tre motoriduttori che possono essere alimentati da 3 a 12 Volt con rapporto di riduzione massimo di 231:1. (codice Rs 417-9712). Agli alberini dei motori sono stati applicati degli adattatori, a forma di cilindro, che hanno la funzione di collegare il motore alle Bob Knobs in modo da trasmettere il movimento.

Per comandare questi motori ho realizzato una pulsantiera dotata di levette per l'inversione del moto e pulsanti per attivare l'impulso.

L'alimentazione viene data da un alimentatore stabilizzato con il quale variando il voltaggio si regola la velocità e potenza dei motori.

Non ho dotato il sistema di un fine corsa perchè in genere la collimazione richiede spostamenti minimi delle viti di regolazione. I motori sono inseriti in un cilindro di plexiglas scavato al tornio, nel quale ho realizzato 3 fori per il fissaggio con vite laterale dei motoriduttori.

Questo cilindro è posizionato dietro il secondario ed è sorretto da una raggiera in alluminio e resina nella quale sono stati inseriti i fili di collegamento dei motori.

La raggiera è fissata esternamente ad un cilindro in carbonio che và posizionato esternamente alla lastra del telescopio.

Un ringraziamento va ad Andrea Tamanti, che ha messo a disposizione il suo tornio per la realizzazione dei cilindri.